Al naturale

Il mio concetto di sostenibilità, che ho portato poi anche in Urike, è legato all'avere il minore impatto possibile sul nostro ambiente e allo stesso tempo un effetto positivo sulla nostra società. 

Avere il minore impatto ambientale possibile significa per me cercare di attuare scelte consapevoli nella selezione dei tessuti utilizzati (ad esempio nella collezione Sunny Days ho ricavato da vecchie coperture di ombrelloni che sarebbero finite in discarica delle borsette eleganti o da mare), dei cartellini di collezione, delle etichette e del packaging del prodotto. Con Urike cerco quindi di rendere non solo il prodotto in sé sostenibile ma anche tutto quello che lo accompagna.

 
Mentre quando parlo di effetto positivo sulla società mi riferisco a produrre in maniera etica, affidando la produzione dei capi a sarte locali che vengono pagate equamente per il lavoro svolto. Ad esempio per lo sviluppo dei cartamodelli e delle taglie faccio riferimento a Martha (in foto al lavoro insieme a me) una preparatissima e bravissima modellista di Parma.


Inoltre sempre considerando la sostenibilità sociale, mi piace anche poter sostenere con il brand alcune associazioni che si occupano di specifiche tematiche a cui sono personalmente e particolarmente legata. Ad esempio, ad Agosto 2020, e nuovamente a Maggio 2021, ho donato parte del ricavato delle vendite all’associazione Loto Onlus che si occupa della sensibilizzazione sul tumore ovarico.

In tutte le nostre pagine prodotto trovate una descrizione e i dettagli sui tessuti/materiali utilizzati e su come vengono prodotti.